lunedì 22 ottobre 2012

Fermate l'utilizzo del test MMPI e suoi derivati. Sono dannosi.

Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory è forse il Test commerciale di personalità più utilizzato al mondo.
Esso nasce sul finire degli anni Trenta in una clinica psichiatrica universitaria del Minnesota (est degli Stati Uniti), a opera di Starke R. Hathaway (PhD) e di J. Charnley McKinley (MD).
L'obiettivo dichiarato dei due era quello di avere una lista sufficientemente ampia di voci attraverso cui identificare e diagnosticare un po' tutte le malattie mentali.
Lo MMPI è stato pubblicato per la prima volta nel 1942, ma nel 1989 ne è stata prodotta una nuova versione, leggermente ammodernata, che si chiama MMPI-2.
Lo MMPI utilizza 566 (o 567; o altri numeri in versioni ridotte) item a risposte dicotomiche: Vero contro Falso.
 
 
Il sisitema di definizioni delle voci nello MMPI, Test per nulla fattorializzato ma fondato solo su una convinzione di Costrutto, è piuttosto vario e complesso.
Il numero di Scale, ovvero di Costrutti, su cui si basa o cui fa riferimento varia da una edizione all'altra e da un manuale all'altro (ce ne sono in circolazione molti, redatti da diversi autori), con varie Scale aggiunte o dedotte a posteriori sulla base di nuove ipotesi e nuove ricerche sviluppate anche da vari altri studiosi, diversi dagli Autori originari del Test.
I punti di riferimento indicati dagli editori delle versioni italiane sono attualmente: sei Scale di validità, dieci Scale di base, dodici Scale supplementari e quindici Scale di contenuto.
Le principali dimensioni di personalità rilevate (Scale di base) sono comunque (riprendendo in sostanza, quasi letteralmente, quanto descritto nella presentazione dell'editore che commercializza questo Test in Italia:
Hs (Ipocondria): problemi fisici caratteristici dei nevrotici ipocondriaci.


D (Depressione): varie forme sintomatiche di depressione;
Hy (Isteria): problemi somatici e paure, tipici di soggetti definiti isterici;
Pd (Deviazioni psicopatiche): personalità psicopatiche, sociopatiche, caratterizzate da carenza di controllo sulle risposte emotive;
Mf (Mascolinità-femminilità): insieme degli interessi mascolini o femminili;
Pa (Paranoide): sintomi paranoidi (ideazioni deliranti, fragilità psicologica, manie di grandezza);
Pt (Psicoastenia): fobie e comportamenti ossessivo-compulsivi;
Sc (Schizofrenia): esperienze insolite e sensibilità particolari tipiche degli schizofrenici;
Ma (Mania): stati maniacali di moderata entità (idee di grandezza, alto livello di attività);
Si (Introversione sociale): difficoltà sperimentate in situazioni sociali.
A queste voci, vanno aggiunte le Scale di contenuto:
Anx (Ansia): sintomi generali di ansia, problemi somatici, difficoltà di sonno e concentrazione;
Frs (Paure): fobie; Obs (Ossessività): ossessività;
Dep (Depressione): pensieri significativamente depressivi;
Hea (Preoccupazioni per la salute): soggetti che dichiarano sintomi fisici su tutto il corpo;
Biz (Pensiero bizzarro): processi di pensiero di tipo psicotico;
Ang (Rabbia): problemi di controllo della rabbia;
Cyn (Cinismo): convinzioni misantropiche;
Asp (Comportamenti antisociali): soggetti che hanno avuto problemi di comportamento antisociale nel passato;
Tpa (Tipo A): soggetti del Tipo A;
Lse (Bassa autostima): persone con bassa opinione di sé;
Sod (Disagio sociale): disagio a stare in gruppo;
Fam (Problemi familiari): presenza di conflitti familiari; Wrk (Difficoltà di lavoro): contrasti sul lavoro; Trt (Indicatori negativi di trattamento): atteggiamenti negativi verso i trattamenti di salute mentale.
Ci sono poi anche:
Scala L, che misura la tendenza a fornire un’immagine di sé socialmente accettabile;
Scala F, che è un indice della validità del Test;
Scala K, che evidenzia l’atteggiamento difensivo verso le indagini psicologiche;
Scala Fb, che permette di valutare il mantenimento dell’attenzione durante la somministrazione;
Scale VRIN e TRIN, che misurano la tendenza a rispondere vero o falso alle domande per dare un’immagine non credibile di sé.
La fortuna dello MMPI appare, da molti punti di vista, un mistero.
E' un test lunghissimo da somministrare (richiede circa un'ora e mezza), pieno di incongruenze, senza nessuna pretesa fattoriale e per di più con l'esclusivo intento di rilevare patologie gravi in contesti clinici.
Il campione su cui si basa è quasi ridicolo.
Eppure è stato largamente utilizzato anche nella selezione del personale, nell'esercito, nell'orientamento, nelle scuole, nei tribunali, nel counseling e in tante altre situazioni.
Tale abitudine, ad utilizzare lo MMPI anche in condizioni non cliniche, rimane costante, benché da questo test sia stato derivato appositamente un altro Test (il California Psychological Inventory) specificamente per somministrarlo alla popolazione "normale.

 
 
 


 
 
 
 

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