venerdì 19 ottobre 2012

La top ten mondiale dello street food

La Top Ten mondiale
dello street-food



Focaccia
 
Il cibo di strada. Street-food. O meglio: quello dei chioschi, dei carretti ambulanti, delle bancarelle. Roba che una volta era destinata a chi non poteva permettersi molto di più, e magari, sostituiva una cena al ristorante con una piccola ma ghiotta sfiziosità. E una bella passeggiata. O, al massimo, ai turisti senza troppi quattrini in tasca.
Oggi quel settore (quel coloratissimo mondo, meglio) sta vivendo una nuova primavera che ne sta traghettando i confini verso il perimetro del cibo gourmand, delle scelte consapevoli alla Slow Food, delle golosità per intenditori.
 
Sandwich
 
Se fosse un romanzo, con i titoli sghembi che vanno di moda in libreria, si chiamerebbe La rivincita del cartoccio da marciapiede, o qualcosa del genere. A Rimini gli stanno perfino dedicando un progetto molto articolato: la prima guida dei migliori chioschi e baracchini di strada disseminati dal mare alle colline. L'ultimo capitolo ha preso le mosse dal concertone di Campovolo dedicato all'Emilia Romagna (qui il video con gli artisti di Italy loves Emilia).
Tanto è (giustamente) di moda il cibo di strada che VirtualTourist ha pensato bene di stilare una curiosa classifica che mette in fila i dieci migliori baracchini del mondo. O meglio: la Top Ten delle città nelle quali si trova il miglior street-food. Un'idea così originale da essere immediatamente amplificata da Forbes. L'Italia è nel mazzo. E spedisce Palermo in un'onorevole quinta posizione. A fare la parte del leone è però l'Asia, che piazza ben quattro metropoli nelle prime cinque posizioni. Lo scettro va infatti all'affollatissima Bangkok. Quali sono gli assi nella manica della capitale thailandese? Senz'altro la miriade di luoghi in cui si possono gustare infinite varietà di piatti: insalata di papaya verde, pollo al curry, pad Thai e riso al mango fra i tantissimi.
Segue al secondo posto Singapore, famosissima per i suoi mercati del cibo all'aperto e per gli strepitosi mix fra cucina cinese, malese e indiana. In terza piazza finisce invece Penang, in Malesia.
Sicilia, si diceva. Palermo: il capoluogo della Trinacria arriva subito dopo il quarto posto della marocchina Marrakech, dove ci sono un centinaio di chioschi all'aperto in cui assaggiare, fra gli altri, agnello arrosto e cous cous. La quinta posizione palermitana è invece merito delle tante specialità che ne fanno una delle città più gustose d'Italia:arancine di riso e cannoli sono ormai costume consolidato. Non bisogna infatti dimenticare lo stupendo sfincione, pasta di pane condita con salsa di pomodoro, origano, sarde salate, cipolla, pecorino fresco e mollica di pane. Oppure il pani ca' meusa, focaccia farcita di carne, interiora di vitello (la milza), con del limone spremuto. Una variante è quella che vede l'aggiunta di ricotta fresca e caciocavallo. Terminano l'elenco delle prelibatezza di strada pane e panelle, le imperdibili frittellecon farina di ceci.
 

Churros

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