lunedì 26 novembre 2012

Il metodo Montessori e' meglio di una cura di fosforo

La casa dei bambini e' fondata a Roma nel lontano 1907 da Maria Montessori. L'insegnamento di questa donna illuminata e' ancora vivo e valido. Alcuni scienziati americani, dopo una lunga ricerca, hanno concluso che i ragazzi educati con il suddetto metodo sono più svegli degli altri. L'autorevole rivista Science ha dimostrato, indiscutibilmente, di come i bimbi che frequentano le scuole in cui si seguono gli insegnamenti di Maria Montessori, raggiungano livelli più alti in termini di capacita' di apprendimento e comportamentali, rispetto alle scuole tradizionali. E cio' vale per tutte le classi di eta', dai tre fino ai dodici anni. Insomma, chi va nelle scuole Montessori impara più in fretta e meglio a parlare, leggere, scrivere e fare calcoli. E il rapporto con gli altri è anche più costruttivo. Tale metodo ha proliferato ovunque e con successo: sono ormai migliaia le scuole montessoriane nel mondo ed almeno un centinaio in Italia. Si calcola che negli Stati Uniti il metodo Montessori sia utilizzato in oltre 5.000 scuole, tra cui 300 pubbliche. "Ogni anno, spiega Daniela Dabbene, una montessoriana doc, riceviamo almeno una quarantina di visite da parte di insegnanti, soprattutto giapponesi, che vogliono toccare con mano questo rinomato metedo". In una delle due classi della Casa dei Bambini di via dei Marsi, presa in esame, ci sono 20 bambini. La loro eta' varia tra i 3 edi 5 anni. In tale struttura infatti, si sta e si lavora tutti insieme, senza distinzioni anagrafiche. Il luogo non è sempre "tradizionale". L'idea e' che la Casa dei Bambini sia un luogo distinto dalla residenza degli adulti ma non a se' stante. La Montessori arrivo' a progettare lei stessa, con l'aiuto dei suoi collaboratori, non solo banchi e sedie, ma anche e soprattutto i giochi, che sono parte integrante, se non centrale, della sua filosofia. Ella colloco', al centro del progetto, la liberta' del bambino e la sua innata creativita'. Ed e' proprio per esaltare questi aspetti della personalita' del piccolo che nelle scuole non esistono valutazioni ed esami, ma solo i giochi che i bambini sono liberi di scegliere secondo le personali inclinazioni. I giochi sono veri e propri strumenti pedagogici che aiutano i bambini a comprendere la realta', a socializzare con i loro compagni ed a sviluppare la manualita' e la gestualita' necessarie per poi tenere in mano correttamente una penna o una matita. Gli effetti di quello che viene ritenuto da taluni, uno strano metodo di insegnamento, che non prevede ne compiti in classe o a casa e che si svolge senza una disciplina, sono straordinari. Al contrario di quanto si possa pensare questi ragazzi sono pienamente responsabili: ognuno sa perfettamente cosa fare e tutti si dimostrano talmente presi dal loro quotidiano "lavoro" che non si curano per nulla del fotografo che gironzola per i locali. Alla fine dei lavori, forbici, matite e pennarelli non restano li, sparsi sul pavimento. Ogni bambino, con grande senso di responsabilita' e rispetto per le cose e per gli altri, prende il materiale che ha utilizzato per la sua attivita' e lo rimette a posto.
I piccoli, coinvolti nell'indagine in questione, sono stati valutati alle fine dei due cicli educativi previsti dal metodo, ovvero dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 12. Sono stati analizzati sia per quanto riguarda i personali livelli di apprendimento della lingua e  della matematica, sia per i comportamenti e le relazioni sociali. Intorno ai 5 anni di eta' i bambini della scuola montessoriana vantano livelli di preparazione in matematica e lingua decisamente superiori alla norma. La capacita' di adattarsi a situazioni nuove e diverse e l'abilita' nel risolvere problemi complessi si rivelano nettemente piu' spiccate. Si sono inoltre rilevate un grande senso di giustizia e di correttezza nei giochi sociali.
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento