giovedì 22 novembre 2012

Meditazione

La meditazione è, sostanzialmente, la via del controllo della mente attraverso la pratica della focalizzazione mentale; una pratica millenaria, indispensabile prerogativa per la più elevata evoluzione umana, se si vuole accedere a livelli di coscienza e di consapevolezza superiori. Sostanzialmente, riassumendo il senso della pratica meditativa, si può affermare con i consueti insegnamenti mistici di ogni tradizione che l’individuo è orientato, per natura e da sempre, alla ricerca della Felicità e della Pace, della soddisfazione interiore reale e duratura, cercandola, però, ovunque ed invano al di fuori di sé.
La meditazione insegna all’uomo a guardarsi dentro, a cercare entro se stesso la vera sorgente della beatitudine (Ananda, in sanscrito), il vero e unico “tesoro nascosto” che non conosce limiti né vincoli di tempo e spazio nè legami di sorta condizionati a quell’oggetto o a quella persona. Considerata un tempo una pratica “ascetica”, negli ultimi 40 anni medici, psicologi, scienziati, personalità dello spettacolo e persone di ogni classe ed età, si sono accostate allo studio della meditazione attratte dai benefici più facilmente e direttamente raggiungibili, tra i quali: aumento del rilassamento, della vitalità, del benessere, della serenità; miglioramento dello stato di salute e di resistenza alle malattie; miglioramento dell’autocontrollo psicofisico e dell’efficienza; potenziamento delle facoltà mentali, artistiche e intuitive e, ancora, molti altri e positivi effetti. Così, allettati da queste premesse, peraltro ormai autenticate dalla ricerca medica e scientifica, con estrema facilità molte persone si accingono alla pratica della meditazione.

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