lunedì 26 novembre 2012

La moda dei cani tascabili

In Inghilterra si stanno diffondendo i casi di abbandono degli animali in miniatura utilizzati come oggetti alla moda.
 


In una società come quella in cui viviamo anche gli animali finiscono per diventare oggetti acquistati come accessori o gingilli da tenere in casa, da buttare semmai non sono più glamour. Più che un cane, un accessorio. Tanto che a Miami, dove la moda è in pieno corso, gli uomini lo portano al posto della pochette nel taschino della giacca, le donne affacciato alla borsetta.
Il cane toy, alto 10 centimetri, 1 chilo di peso, fa inorridire gli animalisti, ma piace tanto alle signore, ora anche a certe italiane disposte a tutto pur di farne arrivare un esemplare dalla Florida, dove c'è il più grosso allevamento del mondo: il Puppy store. L'organizzazione è minuziosa fin nei minimi dettagli. Per una cifra che va dai 1000 ai 5 mila euro il cane bonsai viene spedito in aereo con microchip, prima vaccinazione e pedigree. Al momento dell'acquisto online occorre pagare subito con carta di credito. Sull'onda americana anche nel nostro Paese sono arrivate centinaia di richieste e sorti una decina di allevamenti, più modesti del modello Usa.
Il cane toy, sia esso yorkshire, maltese, pomerian o bulldog, non piace ai veterinari. Dice Federico Coccia: "Sono fragili sia fisicamente che psicologicamente. Creati selezionando il cane più piccolo della cucciolata fino ad arrivare a essserini tascabili, vivono in simbiosi con il padrone, sono un prolungamento del propietario". Non è un caso che, dopo i primi entusiasmi, da Londra arrivi il primo allarme dallo storico rifugio Battersea dogs and cats home: il 40 per cento dei cani abbandonati sono propio loro, i microquadrupedi. I loro proprietari si stufano di loro, tanto quanto può accadere con una borsetta, un cappellino, un braccialetto, ecc. Un altro fattore che spinge le persone ad abbandonare questi animali e' un’ingente spesa mensile. Sopportabile per una star, molto meno per una persona della classe media.

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